giovedì 22 marzo 2007

Bandiere, musica, sorrisi e strette di mano

Sto parlando del clima che c’era ieri sera alla Sala del Borgonovo per la presentazione del documento che ha fatto si che questo blog nascesse.
Sono soddisfatto perché il risultato ottenuto è il frutto di fatica, passione e della condivisione di un percorso comune che abbiamo intrapreso e che vogliamo proseguire coinvolgendo tutti quei giovani che ne vorranno far parte.
Ce n'erano tanti, ieri, che mai vediamo alle nostre iniziative e ce n'erano tanti in generale.
Giovani che per la passione per la politica hanno scelto di passare il mercoledì a parlare di contenuti politici, piuttosto che passare una serata negli street bar del centro (alcuni ci definirebbero, “disadattati”!).

Ci tengo a rimarcare che la forza di questo documento sia stata l’aver avvicinato coloro che ci hanno sempre osservato da lontano (e a volte giudicato negativamente) e forse con un po’ di diffidenza. Ma è normale, la politica spesso non fa nulla per mostrarsi diversa da quello che è, e che può essere. Abbiamo proposto un documento politico per costruire qualcosa, non per essere contro qualcuno.
Abbiamo proposto dei principi che pensiamo si possano non solo condividere ma anche (e soprattutto), praticare.
Parlo della costruzione del partito democratico e del rinnovamento delle classi dirigenti.
Il primo punto so essere largamente condiviso (anche se una mozione che si dice volere il partito democratico, sembra essere nella pratica inconciliabile con questo percorso); il secondo è sempre inteso come un “fateci passare, andate via, ci pensiamo noi”. Noi non pensiamo di bastarci, conosciamo i nostri limiti e le nostre potenzialità. Sappiamo che non dobbiamo essere presi in considerazione solo perchè trentenni o giù di lì, ma perché possiamo proporre, attraverso una visione differente dei contenuti e dei metodi, un modello politico che aiuti la politica stessa a cambiare per crescere.
Come ho fatto ieri sera, vorrei riprendere anche qui l’intervento che Adriano Merighi (compagno ottantunenne della sezione “Putinati”) ha fatto al congresso della scorsa settimana. Adriano ha detto (e leggetelo tutti bene, giovani e non): “Io non sono mai stato un dirigente, son sempre stato un costruttore. Costruire richiede passione e fatica, in caso contrario si è solo bravi muratori”.
Questa frase credo debba farci tutti riflettere sul ruolo che dovremmo avere. Non si è dirigenti senza avere nel proprio DNA, l’idea della fatica del pensare, progettare, costruire. Ed i giovani che vorranno continuare a far politica, dovranno comprendere quanto sia fondamentale il lavoro che svolgono coloro che ricoprono il ruolo di “costruttori”. Fare questo significa agire con umiltà verso la costruzione di un qualcosa che sia veramente nuovo, verso un qualcosa che non sia un cambio di maschera in cui si muta volto e voce del personaggio, ma in cui il copione proposto non è altro che un copione ri-proposto (non riadattato, non contestualizzato, semplicemente identico).

Ieri sera abbiamo provato a dare un volto diverso alla nostra pratica, abbiamo provato ad associare ad un volto nuovo, contenuti nuovi, e modalità nuove.
Emiliano ha detto che tutto sembrava un po’ freddo. Io dico che la novità della serata sta anche nell’aver faticato a trovare qualcuno che avesse il coraggio di alzarsi e parlare davanti ad un centinaio di persone. In genere si corre per esserci, per poter dire che si è andati sul palco, per poter leggere il proprio nome su di una manchette o su un invito. Quei giovani non erano così, erano giovani che nutrivano curiosità e che in una qualche maniera hanno voluto metterci alla prova, vederci, e capire se quello poteva essere un contenitore nel quale portare le proprie idee, le proprie sensibilità, le proprie passioni e perché no, le proprie debolezze (qui emerge, e me ne scuso, il mio lato da operatore sociale!).

Non siamo una corrente e in quanto tali non vorremo sentirci in corrente.
Siamo donne ed uomini liberi, capaci di pensare con la propria testa ed agire nelle nostre convinzioni.
Riconoscere anche solo questo, sarebbe un buon inizio.

Grazie a tutti per aver partecipato.


Simone Merli


giovedì 15 marzo 2007

mercoledì 21 marzo 2007

Mercoledì 21 marzo 2007 si svolgerà la presentazione di Rivolti al Futuro, il documento dei giovani DS per il Partito Democratico, e vedrà la partecipazione di Gaetano Sateriale [Sindaco di Ferrara], Filippo Parisini  [Sindaco di Ro Ferrarese] e Andrea Orlando [Responsabile Organizzazione nazionale Ds].

L'iniziativa si terrà presso la Sala del Borgonuovo, a Ferrara, in via Cairoli 32 alle ore 21.00.

E' possibile scaricare qui l'invito per l'iniziativa

venerdì 2 marzo 2007

Interventi

Malati di gerontocrazia: per un'Italia più giusta e dinamica

clicca qui per scaricare il testo dell'intervento tenuto all'Assemblea di Orvieto, il 29 settembre 2006, in merito ai mali di una gestione gerontocratica e clientelare della politica e della democrazia.