venerdì 27 luglio 2007

Quaderni

Dopo lo sforzo e l'entusiasmo del 30 maggio 2007 durante alcuni incontri di Rivolti al Futuro e delle associazioni partner,abbiamo discusso  su come continuare il nostro percorso di dialogo, di ascolto e di coinvolgimento di persone  e di elaborazione di riflessioni e progetti in previsione della costituzione del PD.

Per organizzare un'iniziativa politica di buon livello entro il mese di luglio 2007 sarebbero stati necessari sforzi e tempo da dedicare. Ma la maggior parte delle persone aderenti a Rivolti al futuro, nei mesi estivi è occupata quasi ogni sera a fare servizio nelle Feste de l'Unità.
Per questo abbiamo deciso di lavorare ad un progetto: una pubblicazione, un breve quaderno che potesse raccogliere le idee e le proposte per la provincia di Ferrara rispetto alle politiche del PD.
Abbiamo individuato una ventina di temi e poi abbiamo fatto in modo che ci fosse una persona responsabile di raccogliere opinioni e contributi su quei temi.
E' stato, ed è tutt'ora, un modo per metterci a confronto anche tra noi.

Questo lavoro non è chiuso ma aperto. I contributi saranno online, integrabili e aperti almeno fino al 14 ottobre.
Verrà presentato l'1 settembre alla festa del Partito Democratico a Pontelagoscuro [Fe]: presto metteremo online i temi e le persone che si possono contattare per avere informazioni e mandare contributi sui temi.

Anna Baldoni

martedì 3 luglio 2007

Carpi [il PD e la piccola Bulgaria]

Carissimi,
quello che vi scrivo è il resoconto di una serata che abbiamo fatto a Carpi, qualche giorno fa, sull’imput della bellissima iniziativa che avete fatto a Ferrara.
Anche qui la partecipazione al dibattito era libera, anche qui nessun simbolo di partito. Una sfida. Vinta.
Grazie

Metti un comune nel centro dell'Emilia, un comune di 65.000 abitanti, una impresa ogni 8 abitanti, un comune dove l'Ulivo ha preso il 55% alla Camera (Ds al 40%,Margherita al 10%). Un comune dove il 10% della popolazione è straniera. Questa è Carpi.
Metti che a Carpi, piccola Bulgaria, un gruppetto di 30enni (o circa 30enni, o 30 enni dentro) decida di costruire il PD dal basso,senza simboli di partito.
Con una riunione di autoconvocati, banchetti e spazi e sui giornali. Un incontro dove non si parta dal comitato promotore ma si parta dalle parole e dai pensieri, Un incontro a microfoni aperti.
Molti erano scettici, dicevano che non aveva senso, alcuni hanno remato contro.
Una scommessa di quelle che se ti va male non ti fai vedere per un po'.

Invece ieri sera ci sono stati 250 e più cittadini -a gente all'esterno della sala era impossibile da contare-che si sono ritrovati in una sala a parlare di politica, di futuro.
Del 2050 anzichè del 2009.
Un'emozione ( ed è ancora bello emozionarsi in politica), una confusione: la polisposrtiva, l'anpi, l'operaio, l'artigiano, l'imprenditore, la studentessa, il precario, i boy scout. (scena ore 20.50: il vecchio partigiano che dice con delle giovani delle Margherita: a ma voi siete delle margherite? beh è giusto conoscersi, facciamo un partito insieme)

Uno spaccato di cittadini, nel senso più alto del termine.

Questo il glossario emerso da ieri sera, dopo una ventina di interventi:

il PD deve parlare di :
etica, impresa, lavoro, donne, giovani, immigrazione, ecologia, comunicazione, organizzazione, legge elettorale, formazione, merito, riforme.

Il PD deve essere:
franco, trasparente, efficace, efficiente, maggioritario, rappresentativo, meritocratico, partecipato

Ieri sera ho ritrovato l'emozione di fare politica, i perchè del PD.

Ieri sera ho citato Bobbio, il dubbio di ogni cosa che si fa..ogni riferimento era davvero casuale.

Stefania Gasparini